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Il
Restauro del Trittico di S. Emerenziana
DOMENICA 20 GENNAIO 2008
Dopo
circa due anni, si è concluso il restauro del Trittico di Santa
Emerenziana. Il lavoro è stato diretto dal Prof. Alberto Bertuzzi ed
eseguito da una equipe specializzata nel restauro dei dipinti,
costituita da Sofia Patrizi, dalla Dott.ssa Paola Grasso, da
Rosangela Zocco e da Lucia Borrelli.
L’opera, eseguita nel 1944 dalla pittrice Olga Biancitti, è
costituita da una grande pala centrale e da due dipinti laterali, e
raffigura “Santa Emerenziana in gloria”.
Il
trittico fu composto in occasione della costruzione ed inaugurazione
dell’attuale chiesa parrocchiale ed inizialmente fu collocato nella
grande abside che si apre dietro l’altare; sostituito poi nel 1968
dal mosaico ancora oggi presente, fu riposto nel matroneo e
praticamente dimenticato.
Ritrovato alcuni anni fa in uno stato di conservazione precario, si
è deciso di restaurarlo per collocarlo nell’ampia parete d’ingresso,
priva di decorazioni. In questo modo si è voluto da un lato
restituire alla chiesa parte della sua storia, nel ricordo di una
identità nata nel momento della sua fondazione, dall’altro lato
rendere un atto di omaggio e devozione alla Santa a cui l’opera è
dedicata.
La
giovane Emerenziana, quasi adolescente, si trovava sulla via
Nomentana, poco lontano dal luogo in cui oggi sorge la chiesa
parrocchiale a lei dedicata, e stava partecipando ai funerali di una
sua amica e sorella “di latte”, Agnese, uccisa il giorno prima
perché cristiana. Durante le esequie un gruppo di fanatici si
scagliò contro i presenti, che si dispersero velocemente; solo
Emerenziana rimase ferma e rispose con dignità ed orgoglio alle loro
invettive, pagando con la morte per lapidazione il suo coraggio. Fu
sepolta accanto alla tomba di Agnese.
Il
dipinto raffigura la Santa che viene accolta in cielo ed incoronata
da due angeli, mentre in basso, da una parte, i suoi genitori la
guardano con nostalgia ed amore, dall’altra, accanto al sarcofago di
Santa Agnese, altri giovani la osservano e la ammirano.
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